Migranti e servizio sociale

Il servizio sociale nei confronti dei migranti

Il connubio tra migranti e servizio sociale.

Con la globalizzazione è avvenuto anche un fenomeno chiamato migrazione, lo spostamento individuale o collettivo oltre i confini del proprio Stato. 

È stato doveroso quindi avere una disciplina chiara per operare in uno spazio sociale così complesso, che è appunto l’immigrazione.
Essendo un tema così vasto e importante bisogna tenere conto della multidimensionalità e avere un approccio multiculturale.

I migranti

Il servizio sociale nei confronti dei migranti fa fronte sia ai bisogni dei neo-arrivati, ma anche dei migranti che vivono nel Paese da tanti anni.
Oltre ad un sostegno pratico, come fare fronte all’emergenza abitativa, ricercare opportunità lavorative, apprendimento della lingua, c’è anche il sostegno psicologico.


Anche in questo caso il servizio sociale si avvale della relazione d’aiuto che promuove l’autonomia della persona aiutata.
Bisogna saper distinguere da migrante e rifugiato, perché mentre il migrante è spinto a superare i confini per motivi economici, di ricongiungimento familiare, o per catastrofi naturali, il rifugiato migra perché è a rischio la propria vita e la propria libertà.

Le normative

Oggi le normative sono tutte volte a creare inclusione sociale, ad accettare il migrante e renderlo partecipe.


Per questo il servizio sociale nei confronti dei migranti deve stimolare l’autonomia della persona richiedente d’aiuto trasformandolo in soggetto attivo, attivando misure di prevenzione e di promozione.


Perché non dobbiamo mai dimenticare che la diversità è ricchezza, oggi come oggi.