Assistenti sociali CTP e CTU

Scopriamo cosa sono gli assistenti sociali CTP e CTU
Come Consulente Tecnico di Parte (“CTP”), l’Assistente Sociale opera con coerenza e deve verificare l’eventuale incompatibilità tra l’incarico e gli altri ruoli professionali che ricopre.
Deve inoltre evitare di offrire la propria prestazione professionale a una parte e, successivamente, alla controparte. Il Nuovo Codice Deontologico disciplina le responsabilità degli Assistenti Sociali nelle consulenze tecniche, sia d’Ufficio che di Parte, sancendo sette regole che stabiliscono come gestire le situazioni di potenziale incompatibilità, come formulare giudizi professionali corretti, come comportarsi quando si venisse a conoscenza di illeciti, come gestire la documentazione a fine consulenza e come porsi nel caso di procedimenti che coinvolgono minorenni.
In qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio (“C.T.U.”) incaricato dall’Autorità Giudiziaria, l’assistente sociale è fedele ai principi di correttezza, lealtà, integrità e imparzialità.
Di fronte al conflitto genitoriale i Giudici possono scegliere se far intervenire i Servizi Sociali per monitorare la situazione familiare, oppure disporre la nomina di un Consulente Tecnico di Parte (CTP) o di un CTU.
Il CTU è un vero e proprio consulente tecnico, dunque un perito a totale disposizione di un giudice in tribunale. La sua competenza è quella di fornire al Giudice un’analisi obiettiva della situazione e fornire valutazioni professionali sui casi che gli vengono affidati.
Il Corso consente a psicologi ed assistenti sociali di acquisire le conoscenze necessarie per svolgere consulenze tecniche, sia d’Ufficio che di Parte. Il Nuovo Codice Deontologico offre sette regole da seguire nelle consulenze tecniche, sia d’Ufficio che di Parte.