Il provvedimento metodologico del servizio sociale

Il provvedimento metodologico, tiene in considerazione prima la situazione di bisogno e poi quella di aiuto, rimanendo costante nelle sue diverse fasi e momenti di sviluppo in rapporto agli obbiettivi.

Utilizza tematiche e strumenti di analisi e di intervento differenziate a seconda del tipo di utenti che si trova a prendere in carico e del tipo di situazioni sociali che cerca di affrontare.

La presa in carico della persona disabile  sofferma l’attenzione sulla globalità della persona, ponendo nel contempo un’attenzione centrata sulla persona, al fine di favorire un percorso di crescita del soggetto attraverso interventi mirati che portino all’acquisizione della autonomia nella gestione del quotidiano, allo sviluppo di capacità cognitive e di competenze comunicative e relazionali.

È un processo che si traduce in un progetto condiviso e concordato con le persone coinvolte e interessate (soggetto-famiglia-territorio).

L’assistente sociale ha il compito di presa in carico del singolo, della sua famiglia e del contesto in cui esso vive attraverso un  processo di raccolta dei dati e informazione in un’ottica multidimensionale.

I percorsi metodologici sono costituiti dalle seguenti fasi:

-fase dell’accoglienza

-fase di valutazione

-piano di intervento individuale che si estrinseca in:

1 fissazione degli obbiettivi

2 tempi e modi di effettuazione del piano

3 tempi e modi per la valutazione del piano

-effettuazione del piano

-verifica dei risultati

Gli obiettivi da raggiungere devono essere il più specifici possibile in modo tale da rendere fattibile la precisa individuazione degli strumenti.

Le strategie operative sono connesse agli obbiettivi e tutti gli operatori hanno i propri compiti da eseguire, ognuno per le proprie competenze, capacità e possibilità.

Man mano che determinati obbiettivi vengono raggiunti, si cerca di stimolare gli utenti verso nuovi obbiettivi di difficoltà superiore.