Il colloquio nel servizio sociale.
-Il colloquio può essere chiesto dall’assistente sociale, dall’utente o da altri coinvolti nel processo di aiuto. È una forma specializzata di comunicazione interpersonale, guidata dall’assistente sociale verso uno scopo, al fine di instaurare una relazione con l’utente che favorisca la comprensione e permetta di intravedere soluzioni.
Le tecniche da utilizzare durante il colloquio sono:
· Organizzazione dell’incontro
· Prepararsi al colloquio leggendo la cartella e predisponendo nuovi strumenti
· Iniziare il colloquio con una breve conversazione
· Partire dal punto di vista dell’utente
· Capire cosa il cliente si aspetta
· Mostrare interesse
· Osservare ciò che non viene detto
Le fasi del colloquio sono:
· Fase iniziale: l’accoglienza
· Fase di sviluppo (tenendo conto dell’obbiettivo e lo scopo per attivare interventi)
· Conclusione del colloquio (ricapitolando i temi trattati e puntualizzare di nuovo il contratto, con accorgimento particolare ai problemi che restano irrisolti, se)
Gli obbiettivi del colloquio sono:
· Raccogliere informazioni e dati
· Fornire informazioni
· Far comprendere la situazione ai fini di un cambiamento
· Far parlare la persona per farle sentire il sostegno e iniziare ad intraprendere la strada del cambiamento
Esistono varie tipologie di colloquio in base ai contenuti e agli obbiettivi:
· Il colloquio informativo o di segretariato
· I colloqui diagnostici (finalizzati alla diagnosi psicosociale)
· I colloqui di trattamento psicosociale (finalizzati alla rimozione del disagio dell’individuo e del suo contesto)
· I colloqui di indagine e di valutazione psicosociale (richiesti in genere da altri enti o da organi giudiziali)
· Colloqui terapeutici (per migliorare il funzionamento sociale e creare un cambiamento positivo nell’utente)
· Colloqui di consulenza (chiarimenti professionali ad altri organi, servizi, colleghi…)